domenica 15 dicembre 2013

Italia spaccata in due: Calvani contro tutti, Roma si o no?


In questo momento, sul territorio italiano, ci sono due gruppi separati di pensiero: quelli che stanno con Danilo Calvani, portavoce di rilevanza e coordinatore del movimento 9 dicembre, che si dissocia dai Forconi e che ha dichiarato in tv, su Rai Uno, che la protesta pacifica del 18 dicembre a Roma si farà, in accordo con la questura (Calvani finora pare sia l'unico ad essersi presentato in questura per fare la richiesta), autorizzata (potete vedere le info a riguardo QUI). Calvani non è disposto a trattare con il governo, facendo presente che molti degli altri coordinatori erano d'accordo con lui ma ora hanno cambiato idea, tirandosi indietro. Scopo del viaggio: far licenziare i politici senza se e senza ma. 
Calvani: "noi in piazza ci saremo e con la maggior parte dei comitati! Non sarà una protesta ne
violenta ne incivile, me ne assicurerò personalmente". Nessun accampamento è previsto nella piazza, ma solo nei presidi.
Calvani dice anche: “Credo che Ferro e i suoi pensino già a un partito, che probabilmente sarà ‘Life’, l’associazione ‘Liberi imprenditori federalisti europei’. Noi invece non abbiamo un programma politico, la nostra è un’operazione per ‘togliere un tumore”

Poi c'è l'altro gruppo, che sta con i Forconi e che, secondo il leader Mariano Ferro, inizialmente pensava di fare solo un sit-in a Roma, senza corteo, per evitare scene di violenza.... ma ora cambia idea... pensa non sia il momento per recarsi a Roma, a causa di varie organizzazioni infiltrate di estrema destra e sinistra, che creeranno molto probabilmente disordini con la polizia.  Ferro vuole evitare una strumentalizzazione della protesta...
Anche a causa degli svariati gruppi sui social, cloni, nei quali c'è stata molta disinformazione e confusione, e delle molte organizzazioni che si sono messe in mezzo... minacce e rischi palesi di infiltrazioni di esponenti di estrema destra o sinistra. Ferro pensa sia meglio valutare cosa fare e rafforzare i presidi nelle città ora, non accendendo una miccia che farà esplodere questa manifestazione facendola morire.


A dissociarsi dal pensiero di Calvani, è anche un altro coordinatore del movimento 9 dicembre, Lucio Chiavegato, che pensa sia sbagliato recarsi a Roma con questi presupposti, ma vuole una linea più pacata e democratica, di dialogo. Dichiara che non ci saranno a Roma la maggior parte dei comitati di coordinamento. Egli si dissocia da Calvani e dai suoi discorsi, sottolineando che non gli vanno bene e gli sembrano "strani".

Voi cosa ne pensate? A che gruppo siete più affini come modalità di pensiero? Calvani o Ferro?

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